Se anche l’industria dell’auto comincia a dubitarne, è segno che il futuro del gasolio vacilla. Dopo il colpo inferto dal dieselgate – che comunque ha poco inciso sulle quote di mercato – arriva (Ansa) l’affermazione del neo-eletto presidente dell’Unrae Michele Crisci (Volvo Car Italia), che fino al 2019 guiderà l’associazione che rappresenta in Italia le case automobilistiche estere.
L’anno horribilis dell’auto ecologica
2016 da paura in Italia per l’auto ecologica: 1.824.968 veicoli immatricolati (+15,8%) con le famigerate diesel cresciute del 19% (57% di quota) e le auto a benzina del 22% (33% di quota), mentre le alimentazioni alternative sono diminuite del 12,1% (10% di quota).
Clima, fumo o arrosto?
Clima e salvaguardia del pianeta, sulla scena mondiale entrano nuovi elementi, durante la Conferenza sul clima di Marrakesh – la Cop22 – poco dopo l’entrata in vigore dell’Accordo di Parigi per contenere il riscaldamento globale.
Non sulla pelle dell’ambiente
È difficile trovare la strada attraverso i segnali contradditori che arrivano da più parti nella giungla delle buone pratiche e della sostenibilità ambientale. Ma tutti possiamo condividere la necessità di praticare la ginnastica dell’equilibrio, in nome della neutralità tecnologica e del buonsenso.
Barak e Xi han detto sì
Accordo di Parigi per contrastare i cambiamenti climatici: all’inizio di settembre nel corso del G20 di Hangzhou sono arrivate a sorpresa le ratifiche cinese e americana. Insieme i due colossi producono il 38% delle emissioni CO2 nel mondo; per ora nulla cambia ma si avvicina il traguardo.
GPL, metano, ibrida o elettrica?
Qual’è l’automobile del futuro? A GPL, a metano, ibrida o elettrica? Oppure a idrogeno? E poi dual fuel, trifuel, bifuel, mixed fuel o cos’altro?
Clima, fatti e parole
Il 22 aprile, Giornata della Terra Planetaria, presso la sede ONU di New York è stato firmato da 175 Paesi uno degli accordi più importanti di sempre, ovvero quello sul clima raggiunto a dicembre a Parigi, con il quale i governi si pongono come obiettivo di lungo termine di contenere il surriscaldamento del pianeta ben al di sotto dei 2 gradi e di mettere in atto tutti gli sforzi possibili per non superare 1,5 gradi, in modo da ridurre gli impatti dei cambiamenti climatici.