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24
Mer, Apr
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Come neve al sole

Editoriali
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È così che ci auguriamo si sciolgano certe proposte che abbiamo ascoltato stupiti, augurandoci che le conseguenze di questo surriscaldamento possano alimentare un po’ di sano ambientalismo e di certo non le scelte per un Green New Deal che medita il Governo.


Tutto ci saremmo aspettati, ma certamente non la proposta di Legambiente al Governo relativa alla rimodulazione delle tasse sui carburanti: taglio di 7 centesimi al litro delle accise sulla benzina, aumento di 3 centesimi per gasolio, metano e GPL, esenzione totale per biocarburanti avanzati ed energia elettrica per le ricariche.
Cosa c’è che non va? Assurdo aumentare le accise su GPL e metano, carburanti alternativi e come tali universalmente riconosciuti, che di conseguenza diventerebbero un po’ meno convenienti per l’automobilista.
Certo, GPL e metano godono di un’accisa che può apparire bassa (in termini assoluti), ma il livello di tassazione è espressione di indicazioni anche europee in ragione delle virtù ecologiche.
Certo, l’aumento delle accise prospettato è contenuto, ma costituirebbe comunque un insensato segnale punitivo chiaro e forte diretto a chi ha scelto la mobilità a gas, notoriamente a basso impatto ambientale.
Perché penalizzare due carburanti il cui ruolo è fondamentale per affrontare la transizione verso la mobilità a zero emissioni?
Ecomobile pone al centro la mobilità sostenibile e continuerà a tifare per il mix energetico anche in autotrazione, unica via percorribile in un’ottica di neutralità tecnologica.
GPL, metano, GNL, elettricità, biocarburanti e idrogeno con un unico obiettivo: inquinare meno e utilizzare le risorse disponibili.

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