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Ven, Apr
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E l’Italia guarda, paga e muore

Malgrado un lento miglioramento della qualità dell’aria, l’inquinamento atmosferico, in particolare nelle aree urbane, rimane in Europa il principale pericolo per la salute, provocando malattie e causando oltre 500mila decessi ogni anno.

Galletti: proposta Ue è iniqua

La Commissione Europea ha presentato a luglio le misure per accelerare la riduzione delle emissioni di carbonio in tutti i settori dell’economia, proponendo nuovi obiettivi al 2030 rispetto al 2005.

Crescono i veicoli a GPL, metano, ibridi ed elettrici
Al primo posto nella mobilità sostenibile in Italia nel 2014 c’è Venezia, favorita dalla più estesa area pedonale e dal più basso indice di motorizzazione, ma anche da un trasporto pubblico che funziona, da un buon servizio di bike sharing e dal miglior car sharing sia per offerta sia per numero di corse mensili.

I rapporti Istat: qualità dell’ambiente urbano
Il rapporto Istat 2014 Qualità dell’Ambiente Urbano rileva un miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto nelle città del Nord. I livelli per alcuni inquinanti permangono tuttavia elevati e in diversi capoluoghi non mancano picchi preoccupanti nelle medie orarie o giornaliere.

Italia: record di mortalità da particolato
Come spiega Istat è migliorata la qualità dell’aria nei centri urbani, ma ciò non significa che le cose vadano bene. Secondo la relazione 2015 Qualità dell’aria in Europa pubblicata dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), l’inquinamento atmosferico continua a essere responsabile di più di 500.000 morti premature in Europa.

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