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Ven, Apr
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Inquinamento e traffico le maggiori preoccupazioni degli italiani

Ambiente
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I rapporti Istat: qualità dell’ambiente urbano
Il rapporto Istat 2014 Qualità dell’Ambiente Urbano rileva un miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto nelle città del Nord. I livelli per alcuni inquinanti permangono tuttavia elevati e in diversi capoluoghi non mancano picchi preoccupanti nelle medie orarie o giornaliere.

Peggiora l’inquinamento acustico: superati i limiti in oltre la metà dei controlli. Diminuisce il tasso di motorizzazione, mentre il segno è di nuovo positivo per il numero di autovetture circolanti e per quelle di nuova immatricolazione. Anche la domanda di trasporto pubblico locale, che ha subito nel triennio 2011-2013 una contrazione consistente, torna a crescere. Cresce la raccolta differenziata, ma è ancora lontana dai target fissati. In calo i consumi elettrici per uso domestico; scende anche l’uso del gas metano, mentre crescono le produzioni da fonti rinnovabili e l’impiego efficiente dell’energia delle amministrazioni comunali. Diminuisce il consumo domestico di acqua potabile, mentre rimangono elevate le dispersioni della rete di distribuzione.

QUALITA’ DELL’ARIA – Scendono da 44 a 35 i capoluoghi di provincia dove il valore limite per le PM10 (media giornaliera) è superato per oltre 35 giorni. Considerando nell’insieme i parametri per le polveri sottili (PM10 e PM2,5) le situazioni più critiche si presentano a Frosinone, Torino, Alessandria, Vicenza, Benevento, Cremona, Lodi, Milano, Cagliari e Palermo. Diminuiscono da 35 a 23 le città con superamenti dei limiti del biossido di azoto: a Brescia, Genova, Firenze, Roma e Palermo i valori superano la soglia di oltre il 50% in almeno un punto di monitoraggio. Per l’ozono registrate 3 ore oltre la soglia di allarme a Lecco, Monza e Bergamo, 4 a Catanzaro. Nel complesso si dimezzano le città oltre l’obiettivo a lungo termine per più di 25 giorni.

INQUINAMENTO ACUSTICO – I cittadini dei capoluoghi hanno presentato quasi 2 mila esposti alle amministrazioni. Diminuiscono i controlli per verificare il rispetto dei valori limite.

TASSO DI MOTORIZZAZIONE – Rimane elevato ma cala per il terzo anno consecutivo, da 635 vetture ogni mille abitanti nel 2011 a 603 nel 2014. Stabile il parco circolante, 14,8 mln, 715 veicoli per km2. Cresce la percentuale di auto di nuova immatricolazione (da 4,9 a 5,2%), ma aumenta anche quella delle auto di otto anni e più, molto meno sicure ed efficienti dal punto di vista energetico (da 46,4 a 57,7% in 5 anni). Si riduce ulteriormente, da 55,5 a 54,1%, la quota di auto a benzina, a vantaggio di quelle diesel (37,9) e a gas (7,7). In aumento le elettriche che comunque sommate alle ibride non vanno oltre lo 0,18% del circolante.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE – Piccolo incremento (+3,3%) nei grandi comuni, in particolare a Napoli, Torino, Venezia, Bologna e Palermo.

RIFIUTI URBANI – La differenziata sale al 38,6% dei rifiuti urbani raccolti nel 2014 (+3%) ma i progressi non sono sufficienti a raggiungere il target (65% nel 2012). Le città più virtuose: Pordenone (quasi 80%), Verbania, Mantova, Belluno, Treviso, Trento e Tortolì (oltre 70%), mentre in Sicilia restano inferiori al 10% sei capoluoghi su nove.

ENERGIA – Continua a calare il consumo di energia elettrica per uso domestico (–7,3% in un anno). Il prelievo di gas metano per usi civili scende del 14,7%. Cresce l’impiego delle fonti rinnovabili.

ACQUE – Perdura il calo dei consumi di acqua potabile: 161 litri per abitante nel 2014 (–4,1%). Restano elevate (36,9%) le dispersioni idriche nelle reti comunali. 11 capoluoghi hanno dovuto adottare misure di razionamento. Quasi due città su tre hanno impianti di depurazione.

 

Le preoccupazioni

Secondo un altro studio Istat, La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita, ambiente e inquinamento occupano i primi posti dopo la criminalità tra le preoccupazioni degli italiani. Nel 2015 i problemi maggiormente sentiti dalle famiglie infatti sono: rischio di criminalità (41,1%), traffico (38,4%), difficoltà di parcheggio (37,3%) e inquinamento dell’aria (36,7%), sporcizia nelle strade (31,6%), rumore (31,2%), difficoltà con i mezzi pubblici (30,5%) e qualità dell’acqua (30,0%).

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