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Ven, Apr
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Sviluppo sostenibile: aggiornamento della Strategia Nazionale

Ambiente
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Risale all’agosto del 2002 la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile che aveva individuato i principali obiettivi ed azioni per quattro aree prioritarie nel decennio successivo:

• clima;
• natura e biodiversità;
• qualità dell’ambiente e della vita negli ambienti urbani;
• uso sostenibile e gestione delle risorse naturali e dei rifiuti.

Ora è giunto il momento del suo aggiornamento, stante l’adozione nel settembre scorso da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS, ovvero Sustainable Development Goals - SDGs nell’acronimo inglese) in vigore dal 1° gennaio, che dovranno essere conseguiti entro il 2030: il Collegato Ambientale divenuto legge nel febbraio scorso – Legge n. 221/2015 Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali – stabilisce che il Governo, con delibera del CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), su proposta del Ministero dell’Ambiente, sentita la Conferenza Stato-Regioni e acquisito il parere delle associazioni ambientali, provveda entro novanta giorni dall’entrata in vigore della legge e successivamente con cadenza triennale.

La prima consultazione si è svolta il 31 marzo al Ministero dell’Ambiente, alla presenza del Ministro Gianluca Galletti, che ha ricordato nel suo discorso di apertura gli eventi salienti del 2015 attorno ai temi dell’ambiente.

L’adozione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile che – ricorda il Ministro – con i suoi 17 Obiettivi e 169 Target, copre una grande varietà di temi tra loro interconnessi e rappresenta l’occasione per rilanciare a livello nazionale lo sviluppo sostenibile come orientamento principale nella definizione delle politiche economiche, sociali ed ambientali. L’Accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi, nel quale viene stabilito l’impegno comune di contenere il riscaldamento terrestre ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali, facendo il possibile affinché si mantenga entro 1,5°C. L’adozione dell’Agenda di Addis Abeba che aggancia gli strumenti di finanziamento dello sviluppo a parametri di sostenibilità. Accanto a questi – ha proseguito Galletti – l’Enciclica di Papa Francesco Laudato sì, che ha avuto lo storico merito di portare all’attenzione di milioni di persone, fedeli e no, le sfide ambientali del nostro tempo e il loro legame con la povertà e la giustizia sociale. Il Ministro ha ricordato anche le linee guida per una strategia di sviluppo sostenibile: dissesto idrogeologico, con l’impegno del Governo di 7 miliardi in 7 anni, bonifica delle aree inquinate, promozione di un uso delle risorse più efficiente, a partire dal suolo e dall’acqua, attuare una gestione dei rifiuti più efficace che cancelli la vergogna delle discariche e crei valore aggiunto, avviare il Paese a una crescente decarbonizzazione, puntare sulle fonti rinnovabili e guardare alle città con occhi nuovi: valorizzare la mobilità sostenibile, l’intermodalità del trasporto, l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati, la cura degli spazi verdi. Ha poi posto l’accento sulla necessità di lavorare sulla cultura e sull’educazione ambientale, partendo dalle scuole.

Al primo incontro di lavoro ha preso parte la neonata ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, insieme a molte delle 80 organizzazioni aderenti, il cui portavoce Enrico Giovannini ha presentato un documento strategico e avanzato alcune richieste: la Strategia Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che il Governo deve definire nel 2016 non dovrà riguardare solo l’ambiente, ma abbracciare tutti gli aspetti, anche quelli economici e sociali, contemplati dai 17 Obiettivi.

Il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente Francesco La Camera, concludendo l’incontro ha sottolineato l’importanza di individuare, con il contributo di ASviS, un concetto condiviso di bene comune e una griglia che consenta di valutare l’apporto di ogni nuova iniziativa legislativa e di Governo allo sviluppo sostenibile come espresso dall’Agenda 2030.

 

Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
I 17 obiettivi (Sustainable Development Goals - SDGs)

1. Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo

2. Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

3. Assicurare salute e benessere per tutti e per tutte le età

4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

5. Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

6. Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico sanitarie

7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

8. Incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

9. Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

10. Ridurre le disuguaglianze all’interno e fra le Nazioni

11. Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili

12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo

13. Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le sue conseguenze

14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile

15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica

16. Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli

17. Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

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