Chiunque acquisti un veicolo, nuovo o usato, dal 5 ottobre non riceve più il consueto Certificato di Proprietà cartaceo: è sostituito dalla sua versione digitale, custodita negli archivi informatici del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), gestito dall’ACI.
Viene rilasciata solo una ricevuta dell’avvenuta registrazione che contiene anche il codice di accesso personalizzato per vedere il documento sul sito www.aci.it. Il Certificato di Proprietà digitale elimina le frodi legate al furto o alla falsificazione e solleva gli automobilisti da numerose incombenze: lo sanno bene i 300.000 italiani che ogni anno ne denunciano lo smarrimento e chiedono il duplicato. Per la sola eliminazione del duplicato il PRA rinuncia a 4,5 milioni di ricavi a favore di uguale risparmio per i cittadini, al contempo l’ambiente si avvantaggia con l’eliminazione di 30 milioni di fogli di carta e di tonnellate di inchiostro.
Si compie un fondamentale passo per un rapporto sempre più semplice ed efficace – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani – tra gli italiani e il PRA, custode della proprietà dei nostri veicoli. ACI rappresenta oltre 1 milione di automobilisti e non si è sottratta alla sfida sull’innovazione digitale, ma anzi ha accelerato e intensificato gli sforzi negli ultimi anni. Come risultato eliminiamo un documento, in risposta alle richieste del Governo, e diamo un contributo significativo all’innovazione del Paese.
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