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Ven, Apr
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Pedoni 29% del totale vittime incidenti stradali in Europa e ciclisti 25% in Italia: questi i dati del 2018.

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Tra 2010 e 2018, i cosiddetti “utenti vulnerabili” sulle strade europee sono morti 51.300 pedoni e 19.450 ciclisti.

Sono i dati salienti che emergono dal rapporto ETSC (European Transport Safety Council: Consiglio Europeo della Sicurezza dei Trasporti), che sottolinea come i decessi tra i ciclisti abbiano subito una riduzione annua dello 0,4%: calo ben otto volte inferiore rispetto a quella degli occupanti di veicoli a motore (- 3,1%). Si tratta però di dati molto probabilmente sottostimati: non sempre, infatti, decessi e lesioni gravi di ciclisti e pedoni vengono registrati nelle statistiche in maniera corretta.

In Italia, nel 2018 (ultimo dato disponibile), hanno perso la vita 612 pedoni (-1,4%, ma in aumento negli ultimi due anni) e 219 ciclisti (-17,3%, a fronte di una diminuzione media pari a -19%): nello stesso periodo, i decessi a bordo di autovetture sono diminuiti del 21,9%. In UE, la metà delle vittime tra gli utenti vulnerabili aveva più di 65 anni, nel nostro paese il 59,5% del totale. La maggior parte degli investimenti dei pedoni avviene dopo le ore 18, momento in cui la visibilità, per alcuni mesi dell’anno, è inferiore.

Secondo il rapporto ETSC, il crescente uso della bicicletta nei centri urbani, impone a Governi, Autorità locali e produttori di autoveicoli di investire maggiormente nelle misure di protezione di questi cittadini. Il rapporto suggerisce, inoltre, che la pianificazione urbana, soprattutto nei centri medio-piccoli, privilegi la possibilità di muoversi a piedi, in bicicletta e con mezzi di trasporto pubblico piuttosto che con auto private, e consiglia l’istituzione di ‘Zone 30’ nelle aree altamente frequentate da pedoni e ciclisti.

Questo il commento di Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI “La sicurezza stradale è frutto, soprattutto, della convivenza civile tra i diversi utenti della strada, che si raggiunge soltanto se tutti rispettiamo le regole del Codice della Strada, noi stessi e gli altri. Per quanto riguarda pedoni e ciclisti, un fondamentale elemento di sicurezza è rendersi il più possibile ‘visibili’, soprattutto nel buio e in condizioni di scarsa visuale, con accorgimenti che devono riguardare sia l’abbigliamento che le biciclette. È fondamentale, infine un’attenta pianificazione delle strade e degli spazi urbani, che deve tenere conto della presenza degli utenti vulnerabili e, tra essi, delle fasce più deboli: bambini, anziani e disabili”.

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