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Ven, Apr
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Roma caput mundi

Turismo
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La storia dell’umanità e dei suoi imperi si intreccia spesso con la storia delle grandi città. Babilonia, Tebe, Cartagine, Roma, per citarne qualcuna nell’antichità.

In qualche caso gli imperi sono sorti perché popolazioni di comune etnia hanno condiviso leggi, territori, sovrani e potere. Popoli che, diventati potenti, ne hanno dominato altri meno aggregati. Ma uno solo è sorto per “lascito ereditario”: il potere temporale della Chiesa. Agli esordi – 200 d.c. – clero e cristiani erano ancora “emarginati” e la religione del potente impero romano aveva le Vestali e adorava gli dei dell’Olimpo. I papi non c’erano: il Pontefice Massimo era l’imperatore.

Si narra che nel 313 d.c. l’imperatore Costantino, colpito da lebbra, per guarire fosse stato invitato dai preti pagani, a immergersi in una vasca piena del sangue di teneri fanciulli. Il sovrano, impietosito dal pianto delle madri, chiese un parere a Silvestro – capo (Episcopus) dei cristiani – che viveva, braccato dai pagani, sul monte Soratte presso Roma. Costui promise all’imperatore malato la vera “fontana della verità” in cambio della costruzione di chiese e dell’abbandono del paganesimo. Sta di fatto che l’imperatore in qualche modo guarì e Costantino, gran signore, sapeva essere riconoscente: superando sé stesso, donò alla Chiesa il “potere temporale” con un documento che, per 4 secoli, si vagheggiava ci fosse ma che mai nessuno vide.  Non si volle approfondire e il Vescovo di Roma divenne proprietario di terre, abbazie, palazzi e città (Roma), iniziando il proprio dominio temporale sul “patrimonio di San Pietro”, Tra questi Villa Fausta (residenza di Costantino a Roma) che divenne più nota come Domus Laterani, prima sede del papato a Roma.

Solo nel 754 Papa Stefano II, incontrando Pipino, Re dei Franchi per chiedere aiuto contro i Longobardi, gli mostrò un polveroso documento che recitava tra l’altro: “…il vescovo di Roma deve regnare sopra le 4 grandi città di Antiochia, Costantinopoli, Alessandria e Gerusalemme e sopra tutte le chiese del mondo. Noi diamo a Silvestro, Papa Universale, il nostro palazzo e tutte le provincie e distretti della città di Roma e dell’Italia e delle regioni occidentali”, firmato Costantino, anno 313. Pipino ne rimase colpito, vide nella Chiesa un interlocutore valido, sconfisse i Longobardi e riconobbe l’autorità della Chiesa e suo figlio – Carlo Magno – fu primo imperatore del Santo Romano Impero incoronato dal Papa.

Fin qui ci potrebbe anche stare. Peccato che il documento sia un falso clamoroso e la ricca eredità inesistente: lo scopri nel 1440 tale Lorenzo Valla, stimato studioso e assistente del Papa Eugenio IV, che ne dimostrò la falsità. Il papa al tempo della “donazione” non era Silvestro ma Milziade; Costantinopoli si chiamava Bisanzio, la scrittura non era il latino di quell’epoca, ma quello di secoli dopo. Il Valla dimostrò e documentò, dopo 1000 anni, che il potere della chiesa si fondava su un testamento apocrifo.

Ciò non toglie che nei secoli bui della caduta dell’impero romano e nel periodo turbolento del Medioevo, il Potere Temporale abbia svolto un ruolo determinate per l’umanità anche senza essersi posto tanti dubbi sulla propria legittimazione notarile. Chi d’altra parte poteva eccepire? Così Roma è diventata quella di oggi e la Chiesa Cattolica quella attuale. Mai come in questo periodo, con il grande nascente carisma di Papa Francesco, fedeli e pellegrini si recano a Roma e nelle città vicine per gustarne le bellezze e la spiritualià: i monumenti di Roma, Viterbo la città dei Papi, Anagni, Fiuggi e tutte le piccole e grandi cittadine del Lazio. Non stiamo adesso a guardare tanto per il sottile, Roma con la sua storia, la sua cultura, le sue Chiese e i suoi santi meritano rispetto e devozione. Poi San Francesco è il protettore dell’ecologia, quindi, se usiamo l’auto, almeno sia ecologica e a gas. Qualcuno disse che “Parigi val bene una messa”, anche Roma val bene un falso, soprattutto se mai impugnato…

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