Noi italiani amiamo piangerci addosso.
Ma sapevate che abbiamo diversi prestigiosi primati, molti green?
Siamo il Paese europeo con il più alto tasso di riciclo dei rifiuti speciali e urbani (79,4%), superiore alla media europea (48,6%) e a quello di Germania (69,1%), Francia (66,2%) e Spagna (48,7%). Ciò determina una riduzione annuale delle emissioni pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e 63 di CO2.
Italiano il più grande operatore al mondo nelle rinnovabili, Enel, prima società elettrica privata per capacità gestita.
441.000 imprese hanno investito negli ultimi cinque anni in prodotti e tecnologie green, che innovano di più, esportano di più, producono più posti di lavoro. In agricoltura siamo avanti nella sostenibilità con emissioni (30 milioni di tonnellate CO2) inferiori a Francia (76 milioni) e Germania (66 milioni). Il Bel paese con 842 denominazioni è primo in Europa per prodotti agroalimentari e vitivinicoli registrati e protetti: 581 DOP, 257 IGP, 4 STG.
Leader nella produttività delle materie prime con un punteggio di 268 su 300, superiore alla media UE (147 punti), a Germania (157), Francia (152), Spagna (142). L’Italia è al vertice europeo nel design e legno-arredo, grazie alla sostenibilità: con 605 certificazioni di Catena di Custodia FSC (Forest Stewardship Council, garantisce la rintracciabilità dei materiali da foreste certificate) per arredamento Indoor, dopo Polonia e Germania; il 93% dei pannelli truciolari italiani sono realizzati con 100% legno riciclato e il 60% delle aziende usa energie rinnovabili.
Primo posto per numero di siti patrimoni dell’umanità: dei 1.154 riconosciuti dall’Unesco in 167 Paesi 58 sono in Italia, seguono Cina (56), Germania (51), Francia e Spagna (49). Terzi nell’aerospaziale e leader nell’osservazione della terra. Quarti nelle esportazioni di macchine per la lavorazione dei metalli: € 2.945 milioni, l’8,2% delle esportazioni mondiali (+12,2% rispetto al 2020).
Primo Paese per export di piastrelle in ceramica (5,24 mld), seguito da Cina (€ 3,47 mld) e Spagna (€ 2,90 mld), con il 31% delle esportazioni totali. Secondi per export nel settore occhiali (3,93 mld) dopo la Cina (4,41 mld). La produzione, destinata per oltre il 90% alle esportazioni, ha segnato nel 2021 un +4,5% sul 2019. Primi per esportazioni e produzione di occhiali da sole e montature nella fascia alta (70% del mercato). È quanto emerge dal rapporto L’Italia dei 10 selfie 2022, realizzato da Symbola Fondazione per le qualità italiane in collaborazione con Unioncamere ed Assocamerestero, con il Patrocinio dei Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Transizione Ecologica.
Un promemoria e un’agenda: c’è molto da fare ma da qui si parte per affrontare mali antichi e sfide del futuro. Come sottolinea Ermete Realacci, presidente della Fondazione: possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation EU, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale.
Per parlare di energia e mobilità sostenibile, un cenno su biogas e biometano: l’Italia è numero due in Europa dopo la Germania: 2.000 impianti biogas per 2,5 miliardi di metri cubi (mc). Secondo il Consorzio Italiano Biogas il settore in Europa può produrre 35 miliardi di mc di biogas entro il 2030 ed entro il 2050 oltre i 100 miliardi coprendo il 30-50% della domanda di gas della Ue.