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Mar, Apr
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Ambiente in Costituzione, geopolitica impazzita e ruolo dell’Europa

Editoriali
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Avremmo voluto dedicarci in scioltezza all’entrata dell’ambiente nella Costituzione della Repubblica Italiana: la Gazzetta del 22 febbraio pubblica la legge che modifica gli articoli 9 e 41, inserendo la difesa dell’ambiente tra i principi fondamentali.


Il comma aggiunto all’art. 9 completa il passaggio La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione e recita: Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Ma dobbiamo invece affrontare una crisi spaventosa che ha portato fino a noi venti di guerra. Una guerra sanguinariadisgustosa di aggressione simile a quelle scatenate dai dittatori del secolo scorso: non pensavamo che potessero trovare oggi una replica così spietata. La gente ucraina paga e pagherà un prezzo assai più alto, ma tutto il pianeta dovrà soffrire le conseguenze dei criminali disegni di un tiranno. Aumenti dei prezzi delle materie prime, i prezzi dei carburanti alle stelle – con molti distributori di metano costretti a chiusure –, necessità di ripensare le strategie energetiche, timori per il nostro stile di vita e le nostre aspirazioni. Una situazione internazionale che vede sconvolti i delicati equilibri raggiunti in decenni e avrà conseguenze sul panorama politico, economico, sociale e umano per molto tempo. 
Importante il ruolo dell’Europa. Il presidente del Consiglio Mario Draghi: la guerra avrà conseguenze sul prezzo dell’energia che dovremo affrontare con misure a sostegno di imprese e famiglie. È opportuno che l’Unione europea li agevoli per evitare contraccolpi sulla ripresa. Questa crisi ci ricorda l’importanza di avere una visione strategica e di lungo periodo sulle nuove regole di bilancio in Europa. Con il presidente Macron, abbiamo proposto di favorire, con nuove regole che dovranno essere discusse con gli stati membri, investimenti nelle aree di maggiore importanza per il futuro dell’Europa, come sicurezza e difesa dell’ambiente. Questa crisi, come anche la transizione ecologica e altri impegni successivi alla pandemia che abbiamo dovuto affrontare, rafforza la necessità di scrivere regole compatibili con le ambizioni che abbiamo per l’Europa.

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