Dal novembre 2020, nelle Officine manutenzione ciclica di Trenitalia, a Rimini, sono in corso i lavori di conversione a metano e biometano liquido di due storiche automotrici alimentate a diesel con la collaborazione delle aziende nazionali specializzate nello small scale LNG: Ecomotive Solutions, HVM, Ham Italia oltre che RFI e Trenitalia.
Le automotrici diesel convertite a GNL e Bio-GNL sono state presentate a Bologna il 6 ottobre nell’ambito di Conferenza GNL. Un eccellente esempio di sinergia industriale per la decarbonizzazione anche dei trasporti ferroviari, sottolinea Diego Gavagnin, coordinatore di Conferenza GNL. Le motrici scelte appartengono alla terza generazione delle ALn 668: loro particolarità è la posizione del motore, sotto il pavimento per garantire il massimo spazio a viaggiatori e servizi. Soluzione senza eguali nell’ingegneria dei trasporti negli anni ’50 e ben descritta tra le pagine dei Quaderni delle Ferrovie dello Stato, una serie di monografie iconiche consultabili sull’archivio online di Fondazione FS Italiane. Le ALn 668 furono migliorate nel tempo, tanto che la terza generazione fu prodotta nel biennio 1982-83 e costituirono per anni la spina dorsale del trasporto regionale sulle linee non elettrificate.
TURISMO SOSTENIBILE
La Fondazione FS Italiane promuove un modello di turismo sostenibile, alla ricerca di destinazioni lontane dai tradizionali circuiti turistici per riscoprire il patrimonio culturale ed enogastronomico della provincia. Al fascino esercitato dai treni d’epoca si sta cercando di affiancare l’utilizzo di combustibili e risorse rinnovabili. Nel 2022 è previsto il primo viaggio commerciale delle rinnovate automotrici sulla linea Sulmona-Carpinone, prima ferrovia turistica italiana per numero di viaggiatori.
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