Centinaia sono in attesa di revisione
Etilometri strumenti fondamentali per contrastare l’ubriachezza alla guida. Ma secondo un monitoraggio dell’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, centinaia sono fermi da mesi nei laboratori autorizzati, in attesa della revisione annuale: a Roma presso il CSRPAD, Centro Superiore Ricerche Prove Autoveicoli e Dispositivi e a Milano al Centro Prove Autoveicoli.
Quindi solo la metà dei circa 1.000 etilometri in dotazione alla Polizia Stradale sarebbero utilizzabili e funzionanti.
Ecco le amare riflessioni di Giordano Biserni, presidente Asaps: ci risulta che le Polizie da mesi sarebbero in forte penuria di strumenti, con interi territori sprovvisti o con un numero assai limitato con agenti costretti a prestarsi l’etilometro o a chiedere aiuto ad altri organi di polizia. Continui guasti ai banchi-prova CSRPAD hanno costretto ad utilizzare anche il CPA di Milano.
https://www.ecomobile.it/index.php/it/notizie-it/153-sicurezza-it/1320-mancano-gli-etilometri#sigProId8b307dbab8
La situazione secondo l’associazione mette in pericolo il lavoro di contrasto per evitare morti e feriti sulle strade, dove nel 2015 non è stato possibile conoscere con certezza quanti siano gli incidenti alcol-correlati, perchè l’Istat ha eliminato da tempo questo dato. In mancanza di numeri ufficiali, l’Osservatorio Asaps sulla Pirateria stradale stima che oltre il 23% degli episodi mortali dei primi 8 mesi 2016 siano da imputare alla guida in stato di ebbrezza.
Possono gli artificieri disinnescare ordigni senza strumentazioni idonee? Possono le forze dell’ordine svolgere una attività di prevenzione e repressione in un momento in cui torna ad aumentare il traffico sulle strade? Cosa possono fare gli organi di polizia di fronte ai nuovi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali, se per accertare l’ebbrezza mancano gli etilometri? Occorrerà riempire i Pronto Soccorsi cittadini per sottoporre ad esami migliaia di automobilisti? Biserni lancia una proposta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: numeri certi sugli etilometri fermi e tempi più celeri di revisione, con più addetti, nuove apparecchiature e una modifica del Decreto Ministeriale che permetta revisioni biennali. La sicurezza stradale non può andare in manutenzione straordinaria!
Cosa dice la legge
Gli etilometri devono essere sottoposti annualmente a verifica e prova, con esami specifici e ad altissima tecnologia: il Decreto Ministeriale 22-5-1990, n. 196 regola anche le procedure per l’accertamento dello stato di ebbrezza, mediante l’analisi dell’aria espirata. Come previsto dagli articoli 186 e 186 bis del Codice della Strada, chi guida sotto l’influenza dell’alcool, salvo che il fatto non costituisca reato più grave, è punito con una sanzione amministrativa da 500 a 2.000 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi in caso di guida con tasso alcoolemico tra 0,5 e 0,8 g/l (grammi/litro); da 800 a 3.200 euro, arresto fino a 6 mesi e sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno, se il tasso alcoolemico è oltre 0,8 ma non superiore a 1,5 g/l; da 1.500 a 6.000 euro, arresto da 6 mesi a 1 anno e sospensione della patente da 1 a 2 anni se il tasso alcoolemico supera 1,5 g/l. La guida in stato di ebbrezza o alterazione può causare reati connessi a omicidio stradale e lesioni personali (art. 598-bis e ter – art. 590-bis, ter e quater), vedi Ecomobile n. 124.
Da Aci arriva il tombino intelligente
L’Automobile Club d’Italia sperimenterà a Roma un sistema di monitoraggio dei punti di raccolta dell’acqua piovana, individuando le criticità prima che creino emergenze e disagi alla circolazione.
Nel sistema brevettato e sviluppato da ACI Consult – società del gruppo ACI specializzata in servizi per l’ambiente e la mobilità – in collaborazione con aziende coordinate dal CNR, i tombini diventano intelligenti con un sensore che legge il livello dell’acqua sottostante, un relè antimanomissione, un microprocessore che elabora le informazioni e le trasmette tramite una piccola antenna integrata sotto la griglia al Centro operativo. Questo, gestito da ACI, raccoglie i dati georeferenziati provenienti da tutti i tombini creando una mappa sempre aggiornata.
Il sistema ha superato in laboratorio tutte le fasi di test – spiega Riccardo Colicchia, direttore ACI Consult – e siamo pronti a lanciare la sperimentazione in città. Il XIII Municipio di Roma ha manifestato interesse e nell’ambito di un accordo già siglato con il Comune Roma Capitale saranno installati i primi tombini intelligenti.
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