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26
Ven, Apr
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L’auto? La trasformo a GPL

Tecnica
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Trasformare un veicolo a GPL consente di realizzare risparmi sempre più consistenti, intorno al 60% rispetto alla benzina e al 47% rispetto al gasolio.

Ciò significa che se per percorrere 100 km a benzina si spendono oltre 15 euro, che diventano oltre 12 a gasolio, ne bastano 6 con il GPL o il metano (vedi rubrica Risparmio). Al risparmio si aggiunge la possibilità di circolare liberamente in caso di limitazioni al traffico, che con la stagione invernale coinvolgono milioni di automobilisti, soprattutto nelle aree urbane. Questo grazie alle riconosciute virtù ambientali dei carburanti gassosi: secondo la ricerca Green economy e veicoli stradali: una via italiana realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, le auto a gas offrono performance ambientali migliori delle auto tradizionali con standard avanzati: dal 10 al 20% in meno di CO2 rispetto a un’auto a benzina, quasi l’80% in meno di NOX e il 40% di PM10 rispetto a un’auto diesel Euro 6. Nuovi studi (vedi articolo Orgoglio GPL) ci tranquillizzano anche per le emissioni in condizioni reali di guida.

L’investimento affrontato per la trasformazione può essere recuperato in tempi brevi: un’auto che percorre 20.000 km all’anno con un consumo di 10 km/litro, ammortizza la maggior spesa in meno di 12 mesi. Problemi di rifornimento? Difficile, sono oltre 3.900 i distributori in tutta Italia.

Come orientarsi per essere certi di fare la scelta più giusta? Lo abbiamo chiesto a un operatore del settore specializzato nella conversione in after market.

Spartaco Lombardelli - Punto Gas di Albano Laziale, Roma, www.puntogas.it

Trasformazione a gas, cosa consigliate ai vostri clienti?
Non un impianto qualsiasi: si individua quello più adatto alla vettura da trasformare analizzando aspetti tecnici e tipo di utilizzo: dall’auto a carburatore fino all’iniezione diretta, considerando anche la cilindrata.

Partiamo dall’auto a carburatore.
Su una vettura a carburatore si monta un impianto tradizionale, dotato di due componenti principali: il riduttore e il miscelatore. La richiesta di questi impianti è meno forte che in passato ma conserva un suo mercato, in quanto in Italia il parco auto datate ha un’importanza notevole. Inoltre è vero che un’auto anziana non viene utilizzata per percorrere molti chilometri e la soglia perché la conversione sia conveniente è di circa 7-8.000 chilometri l’anno, ma è vero anche che grazie alla conversione diventa più ecologica e circola anche in caso di limitazioni alla circolazione.

Cosa offre il mercato per le auto ad iniezione?
Gli impianti ad iniezione sequenziale. Sono disponibili produzioni molto diverse contraddistinte da tecnologie molto avanzate garantite soprattutto dalle case costruttrici italiane, leader nel mondo e dotate di vasta esperienza storica. Grande importanza ha l’elettronica, quindi il buon funzionamento della centralina, sempre più sofisticata. Oggi si parla di centraline autoadattative, in grado di adattarsi al mezzo sul quale vengono montate, ma per ottenere il massimo rendimento riveste grande importanza anche l’abilità dell’officina che effettua la trasformazione. Con l’avvento dell’Euro 6 (in alcuni casi anche con l’Euro 5) abbiamo poi i sistemi per l’iniezione diretta, che permettono di iniettare il GPL, in fase liquida, direttamente in camera di combustione. Il sistema prevede cicli alternati di iniezione benzina, che implicano un minimo consumo di benzina, non sono avvertibili e consentono l’ottimizzazione del funzionamento.

Vado a gas, risparmio e non inquino: è già molto, ma c’è di più?
Certamente, risponde a verità ma è meno noto che il GPL consente anche una riduzione dell’inquinamento acustico e che soprattutto allunga la vita dell’auto e riduce i costi di manutenzione: avendo un numero di ottani superiore, il motore lavora con minore stress.

Indicazioni di costo?
Varia a seconda del tipo di impianto, scelto in base al tipo di vettura: a carburatore, ad iniezione senza o con marmitta catalitica o ad iniezione diretta. Ci sono poi fattori di tipo territoriale legati alla domanda e all’offerta: lo stesso tipo di impianto può avere prezzi leggermente diversi. Come operatore del Settore da oltre vent’anni, consiglio di diffidare dei prezzi troppo vantaggiosi, perché potrebbero nascondere o un prodotto di dubbia provenienza o scarsa esperienza dell’operatore. La forbice può andare da circa 7-800 euro per un impianto tradizionale 3/4 cilindri a 850-1.000 per un impianto a iniezione sequenziale 3/4 cilindri fino ai 1.600-1.800 dell’iniezione diretta. È importante scegliere un’officina di indubbia professionalità, parte di una rete nazionale.

Come regolarsi per la manutenzione?
È opportuno prevedere tagliandi periodici attenendosi alle indicazioni del costruttore. Importante, quando è presente, la regolare sostituzione del filtro, che consigliamo, che pulisce il gas ogni 15mila km circa. Insieme alla taratura dell’impianto e al serraggio dei bulloni. Operazione che ha un costo molto basso, nell’ordine dei 50 euro. Suggeriamo ai clienti anche additivi da aggiungere al GPL per pulire ogni 5.000 km circa i condotti dell’iniezione. Anche l’olio è importante: l’impianto lavora a temperature un po’ più alte rispetto al funzionamento a benzina e deve essere di ottima qualità.

Oggi si parla anche di conversione dei mezzi ibridi.
Certo, anche le auto ibride possono essere trasformate a GPL o a metano. La Motorizzazione con una circolare del 2013 ne regolamenta l’omologazione e l’installazione. Sono già in circolazione diversi esemplari, che consentono ottime economie di esercizio, è un tipo di intervento nel quale crediamo molto. Le procedure di collaudo sono uguali rispetto a quelle dei veicoli a benzina. La modifica all’alimentazione del veicolo verrà quindi annotata sulla carta di circolazione.


Serbatoio GPL

Il serbatoio, insieme al gruppo valvolare, deve essere sostituito ogni 10 anni. La sostituzione deve essere annotata sulla carta di circolazione dopo avere sottoposto nuovamente l’auto al collaudo tecnico della Motorizzazione Civile. Il serbatoio GPL è dotato di una valvola di sicurezza che impedisce il riempimento oltre l’80% della capacità massima.

 

Collaudo, libretto e fermo auto

Il veicolo convertito a GPL (o a metano) è soggetto al collaudo tecnico da parte degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile del capoluogo di provincia ove ha sede l’officina installatrice. Superato il collaudo, viene aggiornata la carta di circolazione per attestare l’avvenuta installazione dell’impianto a gas. Pensa a tutto l’officina e il fermo auto è minimo, generalmente 2 giorni.

 

Parcheggio interrato, si può?

Oggi tutte le auto a GPL in circolazione sono dotate di impianti con sistema di sicurezza conforme al regolamento ECE/ONU 67-01, che consente, dal dicembre 2002, di parcheggiare al primo piano interrato delle autorimesse, anche se organizzate su più piani interrati.

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