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Sab, Mag
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Atlante, la rete rapida di Stellantis

Tecnica
Tipografia

A Santa Maria Maggiore (VB) in Val Vigezzo, Piemonte, la prima stazione di rifornimento elettrico del progetto Atlante.

Un piano nato dalla collaborazione tra Free2Move eSolutions, azienda del Gruppo Stellantis che progetta, produce e distribuisce prodotti di e-mobility, e Nhoa, società che si occupa di energia pulita e mobilità sostenibile, con l’ambizione di creare la più estesa rete di ricarica rapida del Sud Europa. Una visione già intrapresa da Tesla e dal network tra i costruttori tedeschi Ionity nel quale sono gli stessi produttori di auto ad agire per favorire la diffusione dei veicoli a batterie rendendo più semplice il viaggiare a emissioni zero.

OBIETTIVO 35.000 PRESE AL 2030

L’iniziativa Atlante è in linea con il pacchetto Fit for 55 dalla Commissione Europea che ha tra gli obiettivi la vendita di sole auto elettriche dal 2035 e l’estensione della rete di colonnine per rendere possibili i viaggi a lunga distanza a emissioni zero. Fine perseguito con la progettazione di una fitta rete di colonnine ad alta potenza per la ricarica veloce di veicoli elettrici che parte dal Piemonte per poi allargarsi alle altre regioni d’Italia, alla Francia, Spagna e Portogallo: 5.000 punti di ricarica in oltre 1.500 stazioni entro il 2025, per crescere a 35.000 e 9.000 nel 2030, 5 anni prima degli obiettivi comunitari. Rete comprensiva di stazioni autostradali (una ogni 100 km, 60 km sulle altre strade) e accessibile a tutti, ma con un accesso privilegiato ai possessori
di vetture del Gruppo Stellantis. La tecnologia di ricarica prevede erogatori fino a 200 kW in grado di effettuare un “rabbocco” consistente in 15-30 minuti, durante il quale gli automobilisti potranno rilassarsi grazie a una serie di servizi concepiti per il loro comfort. A rendere attrattivo il progetto è l’integrazione delle stazioni con la rete elettrica (vehicle-grid-integrated, VGI) e la presenza di sistemi di produzione di energia con fonti rinnovabili abbinati a dispositivi per lo stoccaggio, in parte, ricavati da batterie dismesse dai veicoli. Una soluzione che favorisce lo sviluppo delle tecnologie verdi di generazione energetica e rende più efficiente il sistema elettrico nazionale con la stabilizzazione della disponibilità di energia.

RETE PER L’IDROGENO

Completa l’infrastruttura per la mobilità sostenibile l’integrazione nelle stazioni di erogatori di rifornimento di idrogeno, destinato ad assumere un ruolo di rilievo soprattutto per ridurre l’impatto ambientale dei veicoli di trasporto merci o collettivi, camion e pullman. L’intento è un distributore ogni 150
km, distanza in linea con gli obiettivi Fit for 55 che consentirebbe un adeguato numero di stazioni per rifornimenti in pochi minuti. 

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