Prendo una scopa e la trasformo in chitarra, dei bidoni in batteria, un vecchio telefono in un microfono.
Miatralvia è un progetto musicale particolare: gli strumenti nascono dalla spazzatura. Negli ultimi quattro anni più di 250 concerti in Italia. Soprattutto cover, spaziando da Gino Paoli ai Prodigy. “Partiti nel 2011 con vecchi mobili, tubi in pvc, secchi di latta, coperchi di pentole, ritagli di legno, scarti metallici e chi più ne ha più ne metta – spiegano i Miatralvia – abbiamo cominciato a buttarci in questa impresa senza sapere cosa ne sarebbe saltato fuori. I primi prototipi di strumenti erano tanto semplici quanto poco affidabili. Abbiamo i fatto primi concerti con gli strumenti che si scordavano e si rompevano nel bel mezzo delle canzoni, smontando e rimontando, provando e sperimentando migliaia di diversivi. Alla fine – continuano Elia Adami, Fabio Bocchi, Nicola Chiericati, Giovanni Guerreschi, Nicola Zanardi – siamo riusciti a mettere in piedi uno spettacolo diverso dai concerti tradizionali. Del resto anche noi Miatralvia siamo musicisti... riciclati”.