Il decreto-legge n. 17 introduce misure urgenti per il contenimento dei costi di energia elettrica e gas naturale, per lo sviluppo delle rinnovabili e il rilancio delle politiche industriali: quasi 8 miliardi, di cui circa 5,5 destinati a fare fronte al caro energia e il resto a sostegno delle filiere produttive che stanno soffrendo maggiormente.
Previsto un programma di accelerazione delle sorgenti rinnovabili, in particolare fotovoltaico (semplificazioni per l’installazione su tetti pubblici e privati e in aree agricole e industriali), incremento della produzione nazionale di gas, aumento e ottimizzazione dello stoccaggio di gas e della produzione di carburante sintetico.
Per il sostegno delle filiere produttive, il decreto interviene su due settori: automotive e microprocessori, la cui penuria ha causato ritardi nella consegna delle auto.
Riguardo al primo, il provvedimento stanzia risorse fino al 2030 (fondo di 700 milioni per il 2022 e 1 miliardo per ciascuno degli anni dal 2023 al 2030) per favorire transizione verde, ricerca, riconversione e riqualificazione dell’industria automotive.
Inoltre incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti non presenti della manovra di fine anno - v. box). Fondi fino al 2030 anche per la produzione di microchip.
La crisi ucraina ha reso necessario un secondo decreto legge n. 21 (2/03/2022) Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi Ucraina, che taglia le accise (pag. 17) e interviene sul contenimento dei prezzi di energia e carburanti con sostegni a tutela delle imprese e disposizioni in tema di accoglienza umanitaria. BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS