L'ambizioso pacchetto climatico adottato a luglio dalla Commissione europea per portare l'UE a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990 e raggiungere la piena neutralità climatica (emissioni nette zero) entro il 2050 continua a far discutere.
APPELLO ALLA NEUTRALITA' TECNOLOGICA
Il pacchetto, sottolinea Federmetano, nonostante gli appelli alla neutralità tecnologica rivolti negli scorsi mesi dalle associazioni nazionali e internazionali alle Istituzioni Europee, non tiene adeguatamente conto del grande contributo alla decarbonizzazione che può derivare dall'utilizzo immediato e su più vasta scala dei combustibili rinnovabili, dal biometano in primis, grazie alle tecnologie attualmente fruibili e diffuse come quella dei motori a combustione interna.
FROM CRADLE TO THE GRAVE
Per Assogasmetano e NGV Italy parlare di zero emissioni richiede un approccio che non consideri unicamente quelle allo scarico. Questo assunto è stato universalmente smentito da numerosi studi che propongono di valutare le emissioni globali per la produzione, l’uso e lo smaltimento dei veicoli con l’analisi LCA (from cradle to the grave) essendo poi evidente che le emissioni per la produzione di energia elettrica sono nulle solo nel caso di impianti di produzione rinnovabile direttamente collegati a impianti di ricarica.
BIOMETANO FONTE RINNOVABILE
Fuori dai giochi pare essere anche il biometano, fonte decisamente rinnovabile già oggi utilizzata come combustibile - il 20% del metano usato in autotrazione è biometano - e che può, in determinate condizioni, avere emissioni addirittura negative. Inoltre in prospettiva il biometano può essere miscelato con l’idrogeno senza modifiche tecniche ai motori con ulteriori benefici ambientali. BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS