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Medaglie olimpiche eco-friendly

Sport
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Con una proposta approvata all’unanimità, il Consiglio Regionale della Lombardia ha decretato che le medaglie dei giochi invernali Milano- Cortina 2026 saranno realizzate usando metalli recuperati da rifiuti elettronici.


Quella legata allo smaltimento e al riciclo dei RAEE sarà una questione dirimente da qui ai prossimi anni. Oggi abbiamo dato un segnale, la Lombardia deve essere un esempio virtuoso e concreto, nel portare avanti i principi legati al riciclo e all’economia circolare.
Questo è un punto di partenza, ora allargheremo il campo di lavoro perché le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 siano plastic free, ha commentato il consigliere Massimo De Rosa, primo firmatario della mozione.
La scelta arriva dopo anni di tentativi di rendere i premi olimpionici più vicini al rispetto dell’ambiente: già nel 2010 e nel 2016, in occasione delle competizioni di Vancouver e Rio de Janeiro, parte delle medaglie era stata realizzata tramite il recupero di dispositivi elettronici. In occasione delle
vicinissime Olimpiadi di Tokyo 2020, inoltre, sono stati riciclati oltre sei milioni di smartphone per produrre tutte le medaglie.
Partita nel 2017, l’idea del comitato ha coinvolto più di 2.000 negozi di elettronica e oltre 1.300 scuole, che donando anche vecchie macchine fotografiche, laptop ed altri dispositivi hanno raccolto 80mila tonnellate di scarti da cui sono stati recuperati 32 kg d’oro, circa 3.500 di argento e 2.200 di bronzo.
Speriamo che il nostro progetto, che prevede di riciclare piccoli prodotti dell’elettronica, e i nostri sforzi per creare una società più attenta all’ambiente e sostenibile, diventino l’eredità dei Giochi olimpici di Tokyo 2020.
Le medaglie, progettate da Junichi Kawashini, si inseriscono quindi in un discorso votato all’educazione e alla sensibilizzazione del pubblico, che anche il consiglio regionale della Lombardia ha voluto riprendere con celerità.

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