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Moda sostenibile: Green is the New Black

Pensa Verde
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Green is the New Black.

È divenuto il motto di molti marchi, anche di alta moda, come il famosissimo Stella McCartney. Anche brand più economici hanno deciso per una svolta ecosostenibile, come Zara, Asos e H&M che ultimamente ha lanciato una collezione dedicata al green, attirando le critiche di molti ecologisti puristi.
Cos’è la moda green? E’ quella che rispetta non solo l’ambiente ma anche le persone, che cerca di prevenire l’accumulo di immondizia che viene prodotta dalla creazione e dallo scarto degli abiti, ma anche di rispettare i diritti umani dei lavoratori dei paesi di produzione. Quindi diminuzione dei pezzi prodotti e paghe consone al lavoro svolto.
La moda italiana sta raccogliendo questa sfida: sono nati diversi nuovi marchi specializzati in questo tipo di vestiario. Come Wråd, moda vegan, di Vicenza, Id. Eight di Firenze, calzature ecosostenibili, del designer coreano Dong Seon Lee e Giulia Borzillo. CasaGin di Padova, che produce intimo vegan. Marisé Perusia di Perugia, che utilizza fibre naturali come canapa, bambù e lino. Cingomma di Torino si crea con pneumatici dismessi, cinture e borse. Per le più giovani citiamo anche Malìa Lab di Catanzaro e Quagga di Bologna: le sue creazioni sono realizzate con materiali di scarto. Par.Co Denim produce jeans, vegani e sostenibili, con attenzione ai prodotti di lavaggio.
A dimostrazione della sostenibilità dei prodotti, molti marchi sono già in possesso di certificazioni in ambito ambientale e sociale, come il Global Organic Textile Standard e l’Oeko-Tex Standard 100.

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