Il Biometano rientra perfettamente nelle logiche di economia circolare: è rinnovabile e riduce le emissioni.
Biometano, elettricità e idrogeno devono avere parità di trattamento, afferma Flavio Merigo, presidente Assogasmetano, in apertura del convegno Biometano e BioGNL, una soluzione alla crisi climatica ed energetica, moderato da Monica Dall’Olio, direttore di Ecomobile, svolto il 25 novembre a Verona in occasione della Fiera Oil&nonOil. Ai veicoli a Biometano – ha aggiunto Merigo – deve essere riconosciuto lo status di Zero Emission Vehicle, come già avviene in Norvegia e Svezia. Sull’argomento sono intervenuti numerosi rappresentanti delle aziende e delle associazioni, che hanno tracciato un quadro dello stato dell’arte e delle prospettive.
I NUMERI
L’Italia è il secondo mercato europeo per numero di impianti di biogas, ne abbiamo 1.700 – ha sostenuto Lorenzo Maggioni, responsabile Ricerca e Sviluppo del Consorzio Italiano Biogas – entro il 2022 ci aspettiamo di raggiungere il traguardo di 30 impianti di liquefazione, che potranno garantire oltre 100 mila tonnellate prodotte all’anno, quantità che ci farebbe diventare i primi al mondo nella liquefazione del biometano.
Negli ultimi anni – ha rilevato il prof. Antonio Sileo, direttore Osservatorio Innov-E di I-Com e Fellow Green Bocconi – il metano ha acquisito il suo spazio di mercato e la rete è in continua espansione, con 1.514 stazioni di rifornimento. Le vecchie auto, se convertite a metano, possono allungare di molto il proprio ciclo di vita.
Il biometano – ha dichiarato Serena Vanzetti, socia Cooperativa Speranza – è una concreta soluzione alla crisi climatica ed energetica. La produzione di BioGNL garantisce sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
LE BEST PRACTICE
Sono intervenuti anche rappresentanti di società attive nella distribuzione di metano e biometano.
A settembre 2021 – ha dichiarato Marco Lucà, Ad Blu Way – abbiamo raggiunto il traguardo del 20,2% di biometano liquefatto consegnato nella nostra stazione di Beinasco (TO): un rifornimento su 5 è stato di Biometano.
Il biometano – ha aggiunto Mauro Mosca, responsabile marketing TotalEnergies – è un prodotto ad alto valore aggiunto, su cui puntiamo per ridurre la quota di prodotti oil. Il gruppo Edison – ha detto Davide Macor, direttore mercato business Edison Energia – vuole essere presente su tutta la filiera biometano. Nel 2018 siamo diventati il primo operatore a ritirare biometano. Oggi riforniamo 250 stazioni. Per i veicoli pesanti il GNL è l’unica soluzione tecnicamente utilizzabile al posto del gasolio.
Per Andrea Ricci, SVP Filling station di Snam4Mobility, in futuro per gli spostamenti di breve raggio si utilizzerà l’elettrico, mentre per il lungo raggio idrogeno e biometano che è uno dei vettori strategici chiave per abbattere le emissioni climalteranti.
Sono seguiti interventi dei rappresentanti delle associazioni.
Il biometano – ha detto Franco Del Manso, rapporti internazionali, ambientali e tecnici di Unem – è un ottimo carburante, risorsa molto importante e contribuirà concretamente agli obiettivi UE di riduzione della CO2.
Negli ultimi anni – ha continuato Sebastiano Gallitelli, segretario generale Assopetroli- Assoenegia – l’offerta di carburanti alternativi si è molto sviluppata. Entro due o tre anni in Italia è prevista la produzione di 1,5 miliardi di m3/anno di biometano, che potrebbe soddisfare completamente i consumi di metano legati ai trasporti.
Il biometano – ha sottolineato Fabio Ermolli, esperto tecnico di Assocostieri – offre notevoli vantaggi ambientali ed esistono notevoli margini di incremento della sua produzione.