Avvertenza: questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Per ulteriori informazioni o per negare il consenso all'installazione di tutti o di alcuni cookie si veda l'informativa sui cookie.

20
Sab, Apr
Advertisement

Oil&nonoil, la casa della distribuzione carburanti

Eventi
Tipografia

Oltre 4.500 operatori specializzati, più di 150 marchi negli spazi espositivi, cresciuti del 20%, 22 convegni e workshop. Numeri che confermano la buona riuscita della tredicesima edizione (Veronafiere 9-11 ottobre) di Oil&nonoil.

La tre giorni ha ospitato tutta la filiera legata a distribuzione dei carburanti, mobilità alternativa e segmento del non-oil, che comprende l’offerta di servizi complementari nelle stazioni di rifornimento.

FOCUS ON

Evoluzione del mercato, miglioramento dei servizi, della gestione e sviluppo delle aziende gli elementi portanti della manifestazione, concentrati su pagamenti elettronici, futuro del diesel, fatturazione, ampliamento dei servizi. Al centro di un convegno dedicato il tema dell’illegalità, che sottrae ingenti risorse al fisco e rischia di mettere in crisi le aziende che agiscono nel rispetto delle regole della concorrenza.

 

AFFRONTARE LA TRANSIZIONE

Il tema della transizione e dei mutamenti strutturali e organizzativi che richiede ha unito le proposte espositive, le domande dei visitatori e gli approfondimenti dei convegni. La necessità di cambiare con gradualità è condivisa dalle diverse componenti del mondo delle energie, dei carburanti e dei servizi per la mobilità (elettrica compresa).

 

GAS NATURALE

Il metano è stato protagonista di diversi momenti di incontro a conferma delle valutazioni che lo indicano come elemento essenziale per la transizione energetica. In evidenza il rapido sviluppo nel trasporto merci: crescono le stazioni di metano liquido (30) concentrate soprattutto nel Nord.

 

GIOVANNI MANTOVANI

Il direttore generale di Veronafiere: Oil&nonoil, senza dimenticare i bisogni attuali del settore, è diventata riferimento nazionale per quell’imprenditoria che guarda sempre più ai nuovi modelli di mobilità sostenibile.

 

Biometano per i trasporti, un modello di filiera green made in Italy

A Verona si è parlato anche di biometano nel corso di un convegno sugli aspetti fiscali e procedurali per l’utilizzo nei trasporti promosso da due associazioni di categoria, Assogasmetano e Consorzio Italiano Biogas, insieme allo Studio Legale e Tributario Sorrentino-Pasca-Toma, media partner Staffetta Quotidiana.

Un tema quanto mai attuale, in vista dell’avvio di un nuovo mercato che avrà come protagonista un carburante al 100% italiano e rinnovabile. Risale infatti al 2 marzo il decreto sulla Promozione dell’uso del biometano e degli altri biocarburanti avanzati nel settore dei trasporti, che introduce incentivi ai produttori di biometano oltre a nuove possibilità per assolvere l’obbligo di immissione in consumo di biocarburanti.

Il biometano rappresenta un esempio perfetto di economia circolare in quanto si ottiene sia dagli scarti di origine agricola sia dalla frazione organica dei rifiuti solidi urbani da raccolta differenziata. Chimicamente uguale al gas naturale, costituisce una risorsa importante per il settore trasporti in quanto può essere utilizzato fin da subito sui veicoli in commercio predisposti per l’alimentazione a metano ma anche a GNL. L’Italia è il primo mercato europeo per l’uso di metano autotrazione e vanta un parco circolante di circa 1 milione di mezzi, mentre sul GNL si punta in modo significativo per il trasporto pesante.

 

BLOG COMMENTS POWERED BY DISQUS