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Mar, Apr
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Economia e Ecologia si uniscono ad Ancona

Turismo
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La regione che vanta il parco veicolare più ecologico è, storicamente, l’Emilia Romagna, il cui circolante per il 15.60% è alimentato a GPL o metano.

La Medaglia d’argento spetta alle Marche con il 14 % e con una città, Ancona, tra le più metaniere d’Italia, una delle poche dove il circolante a metano è quasi tre volte quello GPL e, dove il dato resta consolidato anche con le nuove immatricolazioni.

Attenzione al risparmio? Forse, ma sta di fatto che la provincia di Ancona è, il territorio con il circolante più pulito d’Italia.

Anche l’ambiente gode di particolare attenzione ecologica pur soffrendo di due grandi limitazioni logistiche: il porto, tra i più importanti d’Italia e con un inteso traffico verso la Grecia, la Croazia e l’Albania, e la raffineria di Senigallia, in conflitto ambientale e urbanistico con il territorio e l’ambiente.

La storia di Ancona è ricca di tradizioni e cultura fin dall’antichità etrusca ed ellenistica. Situata al centro dell’Adriatico, grazie alla posizione protesa a gomito sul mare è l’unica località italiana a godere dell’alba e del tramonto sul mare. Gomito, in greco Ankon, il nome con cui i primi navigatori di lingua greca definirono quel riparo quando da Siracusa nel 380 a.c. presero possesso dell’area, fondando una colonia greco-italica. La definizione di Città Dorica si deve allo stanziamento della stirpe greca dei Dori in quella regione. Ancona era già un insediamento dei Piceni dall’età del ferro e i Greci le diedero lustro ed importanza, prima di passare la mano ai Galli Senoni e, poi, alla crescente espansione di Roma.

Dopo il dominio Bizantino, Ancona fu Repubblica Marinara e poi fiorente città rinascimentale, assorbita nello Stato Pontificio fino all’unità d’ Italia. E per pochi giorni anche stato indipendente – Repubblica Anconitana­ – per volere del generale Napoleone Bonaparte nel 1797.

Il clima addolcito dal mare e dalle colline ha prodotto un florido paesaggio, con solide tradizioni agro-alimentari e una cucina che riflette i commerci con il medio oriente, quando il porto di Ancona fu un dei primi ingressi del continente Europeo, con le merci che raggiungevano, attraverso la via Emilia, la Lombardia, la Svizzera, o le lontane Fiandre.

Un soggiorno sorprenderà sia per la ricchezza di terre generose ed ospitali che per le bellezze dolci e selvagge, regalando attimi di pura emozione, lasciando il visitatore sospeso tra arte e storia, spiritualità e buona cucina, modernità e tradizione.

Oggi la Regione soffre forse più di altre della recessione economica essendo un territorio sostenuto da moltissime piccole imprese. Comprensorio della calzatura e della lavorazione della cellulosa, aspetta tempi migliori, nel frattempo risparmiare, utilizzando carburanti puliti, può essere utile.

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