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16
Mar, Apr
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Semplificazione collaudi

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Per il rilancio delle trasformazioni
Il Consorzio Ecogas, che associa oltre 1.000 operatori del settore GPL e metano autotrazione, tra i quali molte officine, è attivamente impegnato al fine di ottenere la semplificazione delle procedure amministrative relative a collaudi dei veicoli trasformati a gas.

A costo zero per la pubblica Amministrazione, certamente riuscirebbe a rivitalizzare un comparto per molti anni ingessato da norme obsolete, anacronistiche e uniche nel panorama europeo.

Ne abbiamo parlato con Mauro Barbaccini, rappresentante nazionale officine del Consorzio Ecogas, che sta seguendo l’iter della proposta insieme al presidente Alessandro Tramontano.

Vi battete perché venga riconosciuta una certificazione al responsabile tecnico delle officine che installano impianti a gas, su cosa si basa la proposta del Consorzio Ecogas?
La nostra proposta ha l’obiettivo di alleviare il carico burocratico in fase di collaudo: vorremmo che tutte le officine giuridicamente riconosciute in possesso dei requisiti richiesti possano finalmente collaudare l’auto senza il funzionario della motorizzazione, potendo documentare la conformità richiesta con la dichiarazione del R.T. (Responsabile Tecnico), figura riconosciuta finalmente dal Ministero dei Trasporti con l’istituzione di un albo professionale riconducibile alla Camera di Commercio. Per i miei colleghi è una problematica molto importante per la quale ci stiamo battendo da anni. E abbiamo raccolto la disponibilità del Ministero a prendere in visione la bozza.

Lavoro eseguito a regola d’arte. Cambierebbero le cose dal punto di vista della responsabilità?
Il mercato delle auto sta vivendo momenti particolari: si passa da euro 6/a/b/c/d in 5 anni (sono 5 le revisioni che hanno interessato lo standard, ndr) e stiamo già pensando in ottica Euro 7 al 2020. Le tecniche sono in continua evoluzione tanto che un installatore che non abbia una consolidata esperienza e continue informazioni dal costruttore rischia grandi margini di errore sull’esecuzione della trasformazione. Dal punto di vista giuridico la figura dell’installatore – che firma la dichiarazione di installazione da allegare alle pratiche cartacee – già oggi è responsabile e garante del fatto che la trasformazione è fatta a regola d’arte.

Se la vostra proposta venisse accolta cosa cambierebbe per l’automobilista? Quali sarebbero i vantaggi?
Il tempo di ogni automobilista è sempre più ristretto. La trasformazione di un’auto a GPL o metano comporta una sosta di qualche giorno. Se riusciamo ad accorciare questi tempi, ne beneficiano sia l’automobilista che l’officina. Ma mi lasci andare oltre; il mio settore ha sempre faticato nel trovare un giusto equilibrio di risorse: o era il momento della crisi energetica, o di qualche conflitto, o di incentivi a singhiozzo. Questo ha fatto sì che ci si muovesse in base a quanto succedeva. Tutti si tuffavano verso qualche risorsa che poco dopo si spegneva. Vorrei che venisse data stabilità a questo settore travagliato dagli alti e bassi, anche grazie a una condizione tecnica e giuridica riconosciuta dal Ministero, i tempi sono maturi.

 

Cna, un partner per amico

Il Consorzio Ecogas sta condividendo la battaglia per la semplificazione amministrativa - così come le altre tematiche che riguardano la conversione a gas in after maket degli autoveicoli - con un’altra importante associazione, la Cna Servizi alla Comunità, con la quale sta portando avanti una serie di incontri su tutto il territorio nazionale. I primi appuntamenti si sono già svolti a Frosinone e a Roma l’8 e il 17 giugno e sono seguiti alla riunione che si è tenuta lo scorso dicembre presso la sede provinciale Cna di Firenze, presenti il presidente Nazionale Franco Mingozzi, il coordinatore nazionale Antonella Grasso e per il Consorzio Ecogas Alessandro Tramontano e Mauro Barbaccini.

Si è concordato di aprire un tavolo di lavoro permanente, per elaborare una proposta da presentare al Ministero dei Trasporti – Motorizzazione Civile – che rinnovi il quadro normativo in cui le officine di installazione si trovano ad operare.

Sono state concordate le linee strategiche di questa collaborazione che dovrà prevedere una semplificazione delle procedure amministrative del collaudo in unico esemplare e parallelamente l’introduzione della figura del responsabile tecnico delle installazioni e manutenzioni sui veicoli a gas con specifica qualificazione.

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