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Ven, Apr
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Strade assassine: 63 baby vittime nel 2014

Sicurezza
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Dopo una lunga giornata di asilo il piccolo Mohamed, di appena tre anni, voleva solo correre a casa, sull’altro lato della strada, chissà verso quale gioco o cartone animato. Così, quando il pulmino del nido lo ha scaricato direttamente tra le braccia della madre, lui si è divincolato. Lo scatto del bimbo davanti allo scuolabus ancora fermo è finito in tragedia al centro della carreggiata, dove un furgone in sorpasso lo ha investito.

Questa tragedia accaduta nel modenese è uno dei tanti, troppi incidenti che per dolo o pirateria, provoca morti sulle nostre strade.

Sono 63 i bambini da 0 a 13 anni che hanno perso la vita sulla strada nel 2014, 7 in più rispetto all’anno precedente. Questo il dato dello studio condotto dall’Osservatorio il Centauro-Asaps, Associazione sostenitori della Polstrada. La macabra classifica vede al primo posto l’Emilia-Romagna, con 12 bambini morti (uno al mese!); 7 i piccoli morti in Lombardia e Campania, 5 nel Lazio e nel Veneto.

Dei 933 incidenti registrati, 70 si sono verificati in prossimità delle scuole, 25 i bimbi morti in incidenti avvenuti nell’area urbana, 31 su statali e provinciali, 7 in autostrada. 31 bambini erano trasportati su veicoli a quattro ruote, 25 a piedi, 4 erano in bici e 3 erano trasportati su motocicli. La fascia d’età con più vittime è quella cha va da 0 a 5 anni con 31 decessi, segue la fascia 6-10 con 17, poi 11-13 con 15. Sono 34 le vittime fra le femmine e 29 i maschi.

Logo Il Centauro rivistaL’Asaps, da sempre particolarmente impegnata in questo campo, ricorda che per ogni incidente che coinvolge un bambino quasi sempre c’è un re Erode, cioè un adulto che non rispetta le regole della strada, e fa quindi un appello all’uso sistematico e regolare dei seggiolini per bambini e un richiamo all’estrema attenzione da parte dei conducenti, soprattutto quando circolano nelle aree sensibili come in prossimità delle scuole, delle parrocchie e dei centri di ritrovo dei più piccoli. Anche le aree cortilizie sono spesso teatro di tragedie a causa della bassa statura dei bambini e, naturalmente, della sistematica distrazione degli adulti.

Logo ASAPSSu questo annoso argomento il premier Matteo Renzi affema: «Il 2015 sarà l’anno in cui noi interverremo sull’omicidio stradale, aspetteremo che sia il Parlamento a legiferare, visto che la discussione è in fase avanzata, ma se non lo farà il Parlamento, lo faremo noi. Il tempo dell’impunità è finito».

L’omicidio stradale e l’ergastolo della patente, nelle intenzioni del premier, diventeranno legge nel 2015. Anche Ecomobile lo chiede da anni, vedremo.

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