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Mer, Apr
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2015, più morti

Sicurezza
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I costi sociali 17,5 miliardi
Rapporto Aci-Istat 2015 sulla sicurezza stradale. Diminuiscono (–1.8%) gli incidenti: 173.892 contro i 177.031 del 2014 e i feriti (–2,0%), 246.050, erano 251.147.

Ma aumentano i morti (+1.1%, 3.419, contro 3.381 nel 2014) e i feriti gravi (+6%): quasi 16.000 invece dei 15.000 del 2014, con un rapporto tra feriti e decessi che sale dal 4,4 a 4,7. 17,5 miliardi è l’impressionante stima dei costi sociali.

Quindi le cose non vanno bene, perché per la prima volta dopo 15 anni si registra un incremento dei decessi sulle strade con un picco di quasi il 9% nei grandi Comuni, dove 1 incidente su 4 è mortale. Lo sottolinea il presidente ACI, Angelo Sticchi Damiani: in città si contano ancora il 75% degli incidenti, il 43% dei morti e il 71% feriti. Preoccupa pure l’aumento dei decessi in autostrada (+6,3%). Numeri che dimostrano la necessità di responsabilizzare maggiormente chi si muove: la patente a punti ha perso efficacia, la recente introduzione dell’omicidio stradale richiede già una taratura e il tutor va accompagnato da una più visibile presenza delle Forze dell’Ordine sulle strade. L’exploit dell’incidentalità giovanile misura inoltre quanto i ragazzi non sappiano guidare: la formazione va integrata con corsi di guida sicura obbligatori ed esami graduali per impugnare il volante dei veicoli più potenti.

Il presidente dell’Istat Giorgio Alleva ha sottolineato l’importanza della diffusione dei dati prima dell’esodo estivo (invece che a novembre, come negli anni scorsi). Significa essere in tempo per supportare una campagna di prevenzione e comportamenti più responsabili. Ulteriori miglioramenti nell’informazione sono allo studio attraverso l’uso di big data derivanti dalle immagini e la georeferenziazione degli incidenti.

Un attento esame più attento del Rapporto ci permette una sintesi preoccupante.

Le principali violazioni al Codice della Strada: velocità (2.660.547), assenza di copertura rc-auto (195.069), mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta dei bambini (189.096), uso del telefono alla guida (148.674).

L’età più a rischio resta tra 20 e 24 anni (282 vittime), ma aumentano i decessi tra gli adulti (749 nella fascia 40-54 anni, contro i 687 del 2014, +9%). L’aumento dei morti riguarda in modo particolare gli utenti delle due ruote a motore (+7,2%) e i pedoni (+4,0).

Pesa sul dato complessivo soprattutto l’incremento della mortalità su autostrade e strade extraurbane (305 e 1.619 morti; +6,3% e +1,9%).

 

La forza delle idee

Il nuovo libro di Vincenzo Borgomeo, giornalista di Repubblica – prefazione del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – ci regala 50 suggerimenti di strategia vincente per la sicurezza stradale e zero morti sulle strade. Diciamo regala perché si scarica gratis o si sfoglia on line su www.laforzadelleidee.com (in alternativa lo si può richiedere a Roma, presso la storica Libreria Piazza, 06 8621 1840. La sicurezza stradale – scrive Borgomeo – è a un bivio: il circolo virtuoso della diminuzione degli incidenti si è interrotto. Serve una svolta. Che può arrivare probabilmente da un approccio diverso al problema, andando a cercare soluzioni in nuovi settori, a partire da quello ambientale e tecnologico. Le ciliegie basse le abbiamo colte tutte. Ora dobbiamo arrampicarci sui rami più alti…

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