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Sab, Apr
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Clima: indagine BEI. Italiani pronti?

Ambiente
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La Banca europea per gli investimenti (BEI) ha lanciato la seconda edizione dell’indagine sul clima, condotta in partenariato con la BVA, società di consulenza specializzata in ricerche di mercato.

L’indagine è un indicatore di come i cittadini percepiscono il fenomeno dei cambiamenti climatici nell’Unione europea, negli Stati Uniti d’America e in Cina. Il risultato mostra che gli italiani sono pronti a sostenere misure di contrasto ai cambiamenti climatici, anche se potrebbero avere un impatto nella loro vita quotidiana. 

Limitare i trasporti altamente inquinanti
-Il 71% degli intervistati vede di buon grado il divieto progressivo dei veicoli a diesel, una percentuale che è superiore di 6 punti alla media UE (65%).
-Inoltre, l’88% degli italiani afferma di appoggiare eventualmente l’interdizione dei veicoli altamente inquinanti nei centri urbani, una percentuale anch’essa superiore di 6 punti alla media UE (82%).
-Gli italiani sono meno entusiasti circa l’introduzione di una tassa carbonio sui voli aerei, come misura di contrasto ai cambiamenti climatici: quelli favorevoli a un simile provvedimento sono il 69% degli intervistati rispetto alla media UE del 72%.
-Solo il 61% di coloro che appartengono alla fascia di età 15-29 anni vede di buon grado l’introduzione di una tassa carbonio, rispetto al 72% degli over 65.

Aumento dei prezzi di prodotti alimentari e di beni che contribuiscono pesantemente alle emissioni di CO2
-Il 62% degli italiani approva l’idea di un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dei beni che hanno una notevole impronta carbonio, come la carne rossa e i telefoni cellulari.

Rifiuti di plastica
-Il 90% degli italiani è favorevole al divieto dell’uso dei prodotti di plastica monouso, una percentuale che è 5 punti superiore alla media UE (85%).

Sostegno alle persone colpite dalla transizione energetica
-L’87% degli italiani ritiene che le comunità e i lavoratori più colpiti dalla transizione energetica dovrebbero ricevere un sostegno finanziario, rispetto all’82% della media UE.

Istruzione
-Il 94% degli italiani approva il fatto che il tema dei cambiamenti climatici e della raccolta differenziata sia oggetto di insegnamento scolastico.

I cittadini dell’Unione europea, degli Stati Uniti d’America e della Cina sono favorevoli ad un’ampia serie di iniziative politiche dirette alla lotta ai cambiamenti climatici. Esistono però, come l’indagine dimostra, notevoli differenze tra le varie regioni riguardo al grado di accettazione di alcune misure: ad esempio, per quanto riguarda la tassa di carbonio sui voli aerei, i cinesi approvano con una percentuale del 93%, rispetto al 72% degli europei e solo al 60% degli americani; oppure, l’82% degli intervistati dell’Unione europea, il 69% di quelli degli Stati Uniti e il 97% dei cinesi vedono di buon grado il divieto d’uso di veicoli altamente inquinanti nei centri urbani.

La Vicepresidente della BEI Emma Navarro, responsabile dell’azione per il clima e dell’ambiente, ha affermato: «I cambiamenti climatici sono una delle problematiche che più preoccupano i cittadini europei. È per questo motivo che sono disposti a fare sacrifici personali quando si tratta di lottare contro il riscaldamento globale e di adottare uno stile di vita più sostenibile. Allo stesso tempo, però, si aspettano che i governi e le imprese intraprendano misure per ridurre le emissioni di CO2 e per migliorare la tutela dell’ambiente. Ciascuno di noi deve sentirsi coinvolto nel fronteggiare questa sfida. La Banca europea per gli investimenti è fermamente impegnata a fornire gli strumenti finanziari e tecnici necessari a tutte le parti interessate affinché diano il loro contributo per risolvere la crisi climatica.»

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