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20
Sab, Apr
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Politica
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Oltre 51 milioni i veicoli in circolazione in Italia a fine 2017. Solo 5 e mezzo Euro 6, 7,8 sono Euro 5 mentre 30 milioni di mezzi – autobus, autocarri, autovetture e autoveicoli per trasporti speciali e specifici – sono da classificare tra Euro 0 ed Euro 4. È quanto risulta dal nuovissimo data base messo a punto da Aci, Open parco veicoli (www.opv.aci.it).

Il nuovo governo eredita un parco circolante obsoleto, mentre diventa impellente la necessità di contenere le emissioni da traffico per far fronte all’inquinamento e a stringenti normative internazionali.

Impossibile una sostituzione in tempi brevi e nemmeno nel medio periodo: secondo le stime dell’Unione Petrolifera per il rinnovo del parco circolante servono ben 20 anni. 

Sarà necessario utilizzare tutte le risorse e le tecnologie a disposizione per conciliare le esigenze di cittadini e imprese con quelle dell’ambiente e del legislatore.

Grandi protagoniste – prima dell’avvento delle emissioni zero – per i prossimi decenni saranno le alimentazioni a gas e ibride, che dovranno contare sul sostegno delle istituzioni e dei settori economici collegati.

Non si può far finta di niente di fronte al calo dei consumi di metano per auto (-4% nel 2017) che negli anni a venire avrà un ruolo importante per i trasporti leggeri e per quelli pesanti e marittimi.

A maggior ragione se si pensa che al gas naturale di origine fossile si aggiungerà quello di origine rinnovabile, il biometano.

Lo stesso si può dire per il GPL, che dopo un 2017 caratterizzato da un buon andamento delle immatricolazioni di auto nuove nel 2018 non sta brillando.

Anche le trasformazioni in officina sia di GPL sia di metano sono al di sotto delle 100mila unità (dati Consorzio Ecogas) mentre è lampante che si tratta di uno strumento importante per gestire il rinnovo del parco circolante, soprattutto per coloro che non hanno risorse per nuovi veicoli.

Spetta al nuovo Governo trovare il giusto mix per un delicato equilibrio tra ambiente, sviluppo delle tecnologie, risorse economiche e problematiche industriali.

Intanto fanno ben sperare i dati riferiti alle nuove immatricolazioni di agosto, positivi per tutte le trazioni alternative, con buoni risultati per entrambi i carburanti gassosi (vedi articolo Immatricolazioni, si accelera!). 

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