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Ven, Apr
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Una Road Map per la mobilità sostenibile

Politica
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Il punto di vista del Consorzio Ecogas
Si sono conclusi i lavori del Tavolo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri volto all’elaborazione di una road map tecnologica per la mobilità sostenibile. Obiettivo, fornire al decisore politico uno strumento di supporto tecnico alle future decisioni sul tema.

I partecipanti hanno messo a disposizione di Rse - Ricerca sul Sistema Energetico, spa del Gruppo Gse che ha coordinato i lavori, le loro considerazioni: integrate e sintetizzate nelle raccomandazioni ai decisorie in fase di sottoscrizione, costituiranno il capitolo conclusivo della road map. 

Non poteva mancare il mondo del gas auto: tra gli stakeholder (i portatori di interesse) anche il Consorzio Ecogas, che associa un migliaio di operatori.

Nel futuro della mobilità sostenibile – spiega il Presidente Alessandro Tramontano – ci sono un mix di azioni volte a ridurre le necessità di trasporto, orientare la mobilità verso modalità più efficienti e sostenibili, migliorare l’efficienza e la sostenibilità dei mezzi impiegati.
In attesa del documento finale questi gli indirizzi raccomandati per favorire la crescita della mobilità a gas per il trasporto individuale e l’adozione di combustibili alternativi per il trasporto merci e collettivo.
Ci troviamo in completo accordo con le Raccomandazioni – prosegue – nelle quali si suggerisce di investire sull’infrastruttura di rifornimento a gas, GNL compreso, nonché di favorire gli investimenti sul biometano e la convenienza economica rispetto ai combustibili tradizionali tramite il mantenimento della attuale accisa sul gas e con agevolazioni fiscali sui veicoli.
Abbiamo comunque proposto un’ulteriore azione – sottolinea Tramontano – che riteniamo importante per l’abbattimento degli inquinanti e per fare fronte alle richieste europee in tema di infrazioni: favorire la trasformazione a gas del parco circolante non in linea con le attuali esigenze di tutela dell’ambiente urbano ma che, al contempo, possiede un’aspettativa media di vita ancora rilevante.

Si parla di numeri importanti. Al 31/12/2015 (dati Aci) sono quasi 11 milioni le vetture a benzina da Euro 3 in su che potrebbero beneficiare dei vantaggi ambientali ed economici consentiti dal passaggio al GPL o metano. Di queste ben 8 milioni sono Euro 3 e 4.

Purtroppo il 2016 non ci ha premiati a causa di un mix di fattori: i prezzi relativamente contenuti di benzina e gasolio, una disponibilità momentaneamente più limitata di impianti e modelli a gas Euro 6 e una distorta visione di alcuni organi di informazione che vedeva nel gas per auto una tecnologia datata, quando invece, grazie ai progressi tecnologici degli ultimi anni, GPL e metano sono destinati ad accompagnarci ancora a lungo, anche grazie allo sviluppo delle filiere del biometano, bio GPL e GNL.

I gas per autotrazione, ricorda il Consorzio Ecogas, al 31 dicembre 2015 sono l’8,1% sul totale circolante auto (dati Aci): 2.137.078 a GPL, 883.190 a metano – oltre 3 milioni di mezzi, comprendendo auto di primo impianto e trasformate in officina – su un totale Italia di 37.351.233 unità. Alle vetture si aggiungono gli autocarri merci, 38.900 a GPL e 80.074 a metano, gli autobus, rispettivamente 358 e 4.007, gli autoveicoli speciali/specifici, 6.523 a GPL e 3.638 a metano e infine alcune centinaia – circa 800 unità – di motocarri, quadricicli e motocicli.

Il Consorzio Ecogas si augura che ora quanto indicato nel documento possa essere utilizzato fattivamente da chi opera nel mondo della mobilità e del trasporto per fare le scelte più giuste: le richieste di contenimento delle emissioni inquinanti, anche a livello internazionale, si fanno sempre più pressanti, urgenti e vitali per l’economia e la salute di tutto il pianeta. 

 

Incentivi Icbi per GPL e metano, anche agli Euro 4

Gli incentivi Icbi sono disponibili in quasi 700 Comuni fino ad esaurimento fondi. In arrivo un’importante novità, richiesta al Ministero dell’Ambiente dalla Conferenza degli Assessori (organo di indirizzo di Icbi) e dal Consorzio Ecogas: i contributi destinati alla trasformazione di autoveicoli privati – 500 € per conversione a GPL, 650 a metano – fino ad ora riservati solo agli Euro 2 e 3, verranno estesi anche agli Euro 4. Mentre andiamo in stampa, l’apposito decreto è alla firma del Ministero dell’Ambiente. Ricordiamo anche: 750 € per impianti GPL su veicoli commerciali Euro 2-3-4-5, 1.000 nel caso del metano. Stessi importi per la conversione GPL o metano di mezzi commerciali diesel (sistema dual-fuel). Info: www.ecogas.it

 

Il gas auto a #FORUMAutoMotive

Il Consorzio Ecogas ha partecipato a #FORUMAutoMotive, evento sulla mobilità a motore che si è svolto a Milano il 27 marzo. Il Presidente Alessandro Tramontano ha preso parte al talk show Mercato e Ambiente - Lavorare insieme per il futuro (pulito) dell’automotive in Italia: si può e si deve, condotto dal giornalista e promotore Pierluigi Bonora

È stato commentato lo studio europeo di AlixPartners nel quale si sostiene che il gas – metano e GPL – rimarrà, in Europa, una soluzione efficiente per il mercato aftermarket ma transitoria per il primo impianto (in attesa dell’elettrificazione diffusa). Ma secondo noi e altre autorevoli opinioni la mobilità a gas dovrà e potrà fare molto e per lungo tempo, anche grazie alla produzione da fonti rinnovabili.

I gas GNC, GNL e GPL, anche da biomassa – ha sottolineato Tramontano – sono strumenti importanti nelle mani dei policy makers: una valida opportunità per rendere più sostenibile il parco circolante, sia delle auto nuove, sia di quello vastissimo delle vetture fino all’Euro 4, che è urgente portare a valori di emissione accettabili, grazie alla trasformazione in after market.

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