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Fri, Apr
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Dalle agroenergie il futuro del trasporto ecologico

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Abbiamo intervistato Piero Gattoni, presidente del CIB, Consorzio Italiano Biogas e Gassificazione – rappresentativo del comparto della produzione di biogas e gassificazione in agricoltura, www.consorziobiogas.it – che ha attivamente collaborato con le Istituzioni per la redazione della normativa che permetterà di utilizzare il rinnovabile biometano per i trasporti, rendendo di fatto l’autotrazione a gas la più ecologica.

Oggi si può già rifornire un’auto con il biometano?
Le automobili a metano fossile, 900 mila, possono essere rifornite tranquillamente con il biometano ottenuto da biogas. I vantaggi del biometano, dal punto di vista ambientale, sono notevoli. I livelli di emissione sono equiparabili a quelli di un’auto alimentata da elettricità ottenuta da fonti rinnovabili.

Come il biometano raggiunge i distributori stradali?
In Italia esistono oltre 1000 distributori di metano, che potranno essere riforniti per mezzo di carri bombolai. La creazione di nuovi punti di rifornimento all’interno delle aziende di produzione di biometano è ulteriormente incentivata dal decreto autorizzativo. È auspicabile che si creino delle vere e proprie sinergie tra produttori di biometano e distributori di metano. Abbiamo lavorato in stretto contatto con le associazioni della filiera, Assogasmetano e NGV Italy, nel corso della definizione delle procedure operative.

Esiste una stima del prezzo di vendita del biometano per il consumatore finale?
Lo stesso prezzo di mercato del metano. Quello che il biometano ha però come surplus sono i sensibili vantaggi in termini ambientali. Oltretutto il biometano contribuisce a chiudere l’economia circolare delle imprese agricole, sostenendole in un momento di difficoltà.

Quali tempi per l’immissione nella rete di distribuzione del metano?
Difficile fare una previsione, perché prima della pubblicazione delle procedure da parte degli enti regolatori italiani, deve pronunciarsi l’Europa sull’aggiornamento del codice di rete. I tavoli di lavoro sono già attivi. Ci auguriamo che l’iter si concluda in tempi ragionevoli per consentire al settore di raggiungere il suo potenziale.

Quanti sono attualmente i produttori già in grado di fornire il prodotto?
Il GSE (Gestore Servizi Energetici) ha pubblicato le procedure soltanto il 5 agosto scorso. Ora che esiste una piattaforma regolatoria certa, anche se migliorabile e integrabile, nelle prossime settimane partiranno i primi investimenti. Oggi esistono in Italia già 5 impianti sperimentali, ma l’interesse è altissimo. Sono già decine le richieste di autorizzazione. Tra qualche mese potremo fare un primo bilancio.

Quando saranno disponibili e scambiabili i CIC?
I CIC (Certificati Immissione in Consumo)sono già disponibili e scambiabili per i vari biocarburanti, per il biometano però non è stato ancora stabilito un prezzo di vendita.

Sviluppo per il settore, quali scenari?
L’Italia, insieme a pochi altri paesi nel mondo, ha già introdotto l’obbligo di immissione di biocarburanti avanzati dal 2018, per raggiungere quota 2% entro il 2020. La stessa Commissione Europea spinge per la promozione di biocarburanti avanzati come il biometano. Il biometano rappresenta il biocarburante avanzato made in Italy, sul quale abbiamo registrato l’interesse delle principali imprese italiane che operano nell’industria del gas naturale: da FCA a CNH Industrial sino alla stessa Snam, ospiti del nostro ultimo evento pubblico a Expo. È difficile, dal momento che ci troviamo proprio nella fase di start up, stimare lo sviluppo a medio termine del settore. Confidiamo che il mercato del biometano possa raggiungere i 300 milioni di metri cubi al 2020, pari a una potenza di 150 MWe oppure al consumo annuo di circa 300 mila automobili.

Quanto costa a un’azienda agricola dotarsi di un impianto per la produzione di biometano?
Dipende da caso a caso. Si tratta naturalmente di investimenti molto onerosi per i quali anche il supporto del sistema creditizio è fondamentale.

Desidera rivolgere un invito o un messaggio per gli operatori del settore gas per auto, in particolare i proprietari di distributori stradali a metano?
Sul biometano abbiamo lavorato a stretto contatto con Assogasmetano, associazione che rappresenta il comparto distribuzione metano in Italia, presieduta da Paolo Vettori. Il dialogo è quotidiano e la visione di sviluppo comune e ampiamente condivisa.

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