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Sab, Apr
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GPL self-service, pubblicata la norma

Tecnica
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Il GPL self-service potrebbe diventare presto realtà: la commissione tecnica CIG - Comitato Italiano Gas, ha pubblicato la norma nazionale UNI 11647 Sistema automatico di interdizione del rifornimento di GPL negli impianti di rifornimento in modalità self-service.

Si consente un passo decisivo verso la sicurezza totale del sistema e si prendono in considerazione anche quei comportamenti illeciti che potrebbero rappresentare un pericolo, aprendo la strada alla realizzazione di punti di rifornimento self-service equiparabili a quelli benzina e gasolio.

Vi sono specificate le caratteristiche tecniche e di funzionamento di un sistema automatico che possa impedire, presso le stazioni non presidiate da personale, il rifornimento di carburante fai-da-te di recipienti GPL che non siano parte del veicolo. E le procedure per l’abilitazione al rifornimento e per i controlli volti a verificare che l’erogazione del carburante avvenga esclusivamente al veicolo abilitato.

Si completa così il quadro normativo, iniziato con il Decreto Ministero dell’Interno 3 aprile 2007 Nuove prescrizioni per self-service GPL in impianti presidiati (da personale addetto) e proseguito con il Decreto Ministero dell’Interno 31 marzo 2014 Nuove prescrizioni per self-service GPL in impianti non-presidiati e modifiche a norme per impianti presidiati.

La normativa e le sua implicazioni sono state illustrate nel corso di un convegno a Oil & Non Oil, fiera specializzata del settore carburanti.

Sono concluse – ha spiegato Michele De Vincentis, Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Verona – tutte le necessità tecniche per poter terminare il lungo percorso partito nel 2007 e proseguito fino al 2014, ultima tappa che comunque rimandava ad adempimenti e ad attenzioni tecniche che consentissero di elevare il livello di sicurezza, contenuti in questa norma Uni, che ha recepito le indicazioni del decreto del 2014, ovvero attuare un sistema automatico che consenta di essere sicuri che possano essere riforniti solo autoveicoli in regola con le norme del Codice della Strada. In questo dialogo tra sistema di erogazione e veicolo si inserisce anche un altro elemento molto importante: l’adeguata formazione della persona che fa il rifornimento. L’autorizzazione è personale, i dati che vi vengono riportati prevedono sia il nominativo dell’utente sia la targa del veicolo, come se fosse ad esempio un bancomat, con un codice che consente di essere riconosciuti.

L’imperativo è garantire la sicurezza: sarà presente un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso ed un pulsante di chiamata di emergenza, che consentirà di parlare con un operatore per avere indicazioni utili. La pistola sarà di tipo antisbuffo, in grado di rilasciare il volume morto di GPL (la nuvoletta di gas che si può percepire in qualche caso facendo rifornimento di GPL) prima dello sgancio dal veicolo, quando l’utente si trova lontano.

Un passo in avanti nell’equiparazione del GPL ai carburanti tradizionali – ha sottolineato Alberto Castagnini della Landi Renzo – poiché gli utenti avranno la possibilità di fare rifornimento di notte o durante gli orari di chiusura degli impianti. I vantaggi saranno immediati: il self potrebbe consentire prezzi scontati rispetto al servito ed evitare code nelle ore di punta. La procedura di rifornimento è simile a quella tradizionale e si svolgerà nella massima sicurezza. Il progetto pilota di una stazione self-service è in corso di realizzazione in Emilia Romagna a scopo di test. L’auspicio è che vengano coperte entro il 2017 un numero sufficiente di stazioni in modo da rendere fruibile il servizio da parte degli utenti.

 

SELF-SERVICE IN IMPIANTI NON-PRESIDIATI

I dispositivi aggiuntivi rispetto a impianti non-self

In prossimità del dispenser:
• Sistema di comunicazione remoto con centralino dedicato attivo h24 per assistenza, segnalazione incidente o emergenza (istruzioni su operazioni da compiere e comportamento da tenere); personale con attestato corso antincendi tipo C di cui all’allegato IX del decreto 10/3/ 1998.
• Dispositivo che comanda valvola presenza uomo a sicurezza positiva posta sulla condotta d’adduzione del GPL

Sul dispenser:
• Dispositivi di segnalazione all’utente del corretto riposizionamento della pistola nell’alloggiamento
• Pistola che a fine erogazione provoca dispersione in aria del GPL contenuto nella connessione

Nell’impianto:
• Sistemi di videosorveglianza con visione su dispenser e zona rifornimento veicoli
• Sistema automatico di interdizione erogazione a bombole non autotrazione (conformità sistema a standard UNI 11647/2016)

Abilitazione degli utenti

Scheda a riconoscimento elettronico:
• Rilasciata dai gestori o da altri soggetti che ne hanno titolo previa verifica dei seguenti requisiti: impianto GPL conforme al regolamento ECE-ONU 67-01 dotato di connettore ubicato in posizione facilmente accessibile; validità del serbatoio di GPL installato sul veicolo;
• Adeguata istruzione dell’utente su rifornimento self-service, rischi connessi, avvertenze, limitazioni, divieti e comportamento da tenere in caso di emergenza (dimostrazione pratica e apposito opuscolo). L’utente sottoscrive apposito impegno a utilizzare la tessera solo personalmente e per il rifornimento del veicolo specificato, assumendosi così ogni responsabilità in merito al corretto uso del sistema di rifornimento, pena il ritiro della scheda.
• Dati riportati: nominativo utente e targa del veicolo
• Validità legata a quella del serbatoio installato sul veicolo.

 

COSA DEVE FARE L'AUTOMOBILISTA?

Per essere abilitati al rifornimento self service saranno richiesti alcuni semplici passaggi.

1) Dotarsi di un piccolo dispositivo RF (a radiofrequenza), che controlla la correttezza di tutte le operazioni di rifornimento e impedisce che siano riempiti serbatoi abusivi, bombole domestiche o serbatoi che abbiano superato il periodo di validità di 10 anni.
2) Ricevere adeguata formazione da parte del gestore riguardo l’utilizzo del bocchettone di rifornimento e come comportarsi in caso di emergenza o anomalie. Queste due operazioni porteranno al rilascio di un PIN personale, da usare per attivare l’erogatore GPL. Durante il rifornimento si dovrà premere un pulsante sull’erogatore ed attendere il completamento del rifornimento.

Il sistema è standard: gli utenti abilitati potranno fare rifornimento sui self GPL di qualsiasi compagnia.

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